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Le verruche sono neoplasie epidermiche benigne causate da Human Papilloma Virus (HPV). Gli HPV sono piccoli virus a DNA, ne esistono più di 100 differenti tipi e nuovi ne vengono scoperti ogni anno. Infettano le cellule epiteliali della cute, della bocca, dell’esofago, della laringe della trachea e della congiuntiva causando sia lesioni benigne che maligne. Possono indurre una varietà di infezioni che più comunemente si osservano nei bambini nei giovani adulti ma possono comparire ad ogni età.
Sono trasmessi semplicemente per contatto e non è inusuale vedere verruche su dita adiacenti (kissing lesions).
Le verruche comunemente compaiono nei siti di trauma ad esempio sulle mani, sulle regioni per ungueali nei soggetti che si mangiano le unghie, o sulla superficie plantare. Queste ultime spesso sono acquisite da superfici umide come ad esempio il pavimento delle piscine. Il loro decorso è molto variabile. La maggior parte delle verruche risolve spontaneamente in settimane o mesi, altre possono durare anni o addirittura tutta la vita.
Varianti della verruca volgare sono le verruche filiformi, dette anche digitate, che consistono in estroflessioni della cute ad forma di dita o proiezioni filiformi, più comunemente osservate sulla bocca, sulla barba, nella zona intorno agli occhi e sull’area del naso.
Le verruche plantari insorgono sulle zone di pressione, ovvero sull’ avampiede e sulle ossa metatarsali o sul tallone. Possono indurre un ispessimento della cute fino a formare un vero e proprio callo che può indurre dolore e alterare addirittura la deambulazione. Un piccola verruca può causare molto dolore
La terapia delle verruche varia a seconda del tipo di verruca che abbiamo di fronte ma in generale può valersi di numerose opzioni che vanno dalla crioterapia alla diatermocoagulazione, dalla terapia topica con cheratolitici quali urea e acido salicilico a preparati i medici quali 5 fluorouracile al 5%, all’imiquimod, la cantaridina e la terapia laser, indicata in modo particolare per le verruche peri ungueali o le verruche resistenti ai trattamento di prima linea. In alcuni casi si può anche ricorrere all’asportazione chirurgica della verruca.
Le verruche genitali o condilomi rappresentano la più comune malattia sessualmente trasmessa.
Sono causate da specifici sottotipi di HPV, piú spesso HPV6 e HPV 11 che non sono sottotipi oncogenici.
È tuttavia importante escludere che non vi sia una contemporanea infezione da HPV 16 e HPV18, che sono virus oncogenici. Pertanto nelle donne affette da condilomi sarà importante eseguire una analisi HPV con pap test, un esame citologico, per valutare il rischio di coinfezione.
Il periodo di incubazione dei condilomi acuminati è di 4 settimane- 6 mesi. Si presentano come piccole papule biancastre che rapidamente si aumentano di dimensioni e si allargano diventando spesso anche ulcerate e macerate. La zona interessata è sempre la zona genitale o perianale, in rari casi la zona buccale.
È descritta una trasmissione verticale in utero e durante il passaggio nel canale del parto; sono stati descritti papillomi laringei causati da HPV in infanti.
Se si osservano condilomi acuminati nei bambini questo deve sempre far sospettare potenzialmente un abuso sessuale: nei maschi le lesioni sono generalmente perianali, nelle bambine piú spesso vulvari.
La presenza di condilomi acuminati in un soggetto dovrebbe indurre lo specialista a consigliare una visita specialistica anche del partner. È consigliabile effettuare uno screening per escludere la trasmissione anche di altre malattie sessuali, principalmente la sifilide e l’HIV ma anche ma l’epatite B e l’ Epatite C.
La colorazione con acido acetico al 5% rivelerà le lesioni subcliniche che passeranno dal color carne al color bianco.
La terapia dei Condilomi generalmente consiste nell’applicazione di sostanze antivirali quali la podofillotossina allo 0,5% in accordo a vari protocolli medici.
Una terapia comune è la crioterapia gravata però da un 25% di recidive. L’applicazione di tinture e al tricloroacetico (TCA) al 50- 80% si può usare in gravidanza.
L’ imiquimod, sostanza immunoregolatrice, viene applicata giornalmente per sei settimane con buon successo, ma può irritare molto la pelle interessata.
Altre terapie efficaci sono l’ elettrocauterizzazione e il curettage ed infine la terapia Laser Co2 che resta una delle terapie più efficaci con basso tasso di recidive, con breve tempo di recupero e pochissimi o nessun effetto collaterale.